Il dolore invece è sempre devastante.

La gioia, il piacere, l’allegria
sono certo presenti nella vita mia,
ma la positività gode di una certa linearità,
di una certa “pulizia”, una sorta di stabilità.
Di emozioni belle hanno cantato in tanti,
e a chiunque vengono in mente paragoni immaginabili.
Cuore-amore, mare-libertà,
gioia-arcobaleno, cielo limpido-serenità.
Il dolore invece è sempre devastante,
informe come una tempesta,
un groviglio di emozioni,
un rumore forte e confuso,
il buio acceso che uccide fino alla prossima rinascita.
Solo il dolore mi da un’ispirazione così forte
da necessitare di un’analisi,
di impostazione tra le righe,
di un nome,
dei paragoni,
una voce,
dei colori.
E solo con la scrittura posso modellarlo
per creare pace nuova.
Cattychan