Santo Stefano…

Il giorno di Santo Stefano c’è stato un momentino di depressione e vuoto durante il quale io e Neme barcollando ci andavamo buttando come corde fradice su letti e divani.. mentre ci davamo per relitti umani privi di cervello ed emozioni è nato un pensiero profondissimo che tengo molto a condividere con voi:
 
Catty: “Manù (Neme è il sopranome) non sarebbe bellissimo poter vivere due vite?”
 
Neme: sì una da brava ragazza e una da cattiva ragazza!
 
Catty: noooo, io ne vorrei averne due così con la 2° divento amica deji amici della 1° e scopro cosa pensano di me, cioè della 1°, perché non sai mai cosa la gente pensa veramente di te.
 
Neme: °°
 
Catty: °° (pensavo: ma tu l’hai capito cosa ho detto?! Spiegamelo perchè io non l’ho capito!!)
 
Neme: …o magari vivere prima la prima e poi la seconda, così a 5 anni sei un bimbo prodigio!
 
Catty: °°
 
Neme: –
 
Catty: no, a 5 anni sarebbe bruttissimo sapere già quanto fa schifo il mondo, e poi le cose si fanno a tempo, chessò se ora penso alla prima cotta, a quando seguivo Fanuel per il corridoio… ora ripensandoci credo che ero stupida… ma al momento… vivevo quelle emozioni.. perché da piccola ti accontenti di quelle piccole cose, come inseguirlo.. … … Manù…  … … MA STAI DORMENDO?!
 
Neme: io con te non ci parlo, 6 morta! XD
 
(preciso che abbiamo giocato a cucù col morto e x 3 giorni abbiamo avuto il babbìo così)

 

Cattychan.

Published in: on 28 dicembre 2006 at 01:08  Lascia un commento  

Per Silvio :*

Per Silvio (non te l’aspettavi, vero?!)

 

La lontananza può avvicinare due persone,
la lontananza ti fa capire quanto quella persona ti manchi,
quanto la vorresti al tuo fianco.
Vedi, Silvio, la lontananza non è importante,
perché quando ci sentiamo al tel x me è come averti vicino,
quando mi mandi i bacini in msn x me è come se me li stessi dando…
certo… sarebbe tutto diverso… ma in fondo…
questa lontananza ci aiuta!
Se tu fossi qui forse non ti confiderei certe cose,
ma se tu fossi qui io sorriderei più spesso,
se tu fossi qui… ma tu non sei qui…
potresti passare sì, ma un giorno, 2… poi?!
Quello che volevo dirti è che non devi illuderti,
perchè, spero che lo sai, la nostra è un’amicizia
e non può essere altro.
Magari lo davi per scontato, io volevo solo dirtelo una volta.
 
E adesso, stammi vicino!!
Porta la mano destra nella spalla sinistra,
quella sinistra nella spalla destra,
e stringi forte!
Vedi, Silvio, questo è un mio abbraccio…
Torna a farlo ogni volta che avrai bisogno di me vicino a te
(ma poi kiamami mi raccomando 😀 )
 
Un bacino sulla fronte! 😉
Francesca
Published in: on 23 dicembre 2006 at 01:42  Comments (2)  

poesia breve

Come i petali di un bel fiore

Trascinati via dal vento,

il nostro amore

ci farà volare per un lunghissimo momento.

 

 

 

Cattychan.

Published in: on 22 dicembre 2006 at 00:33  Comments (1)  

SERENITA’

Serenità nel cuore e nella mente,
è arrivata lentamente;
decisioni irrevocabili, credute, rispettate,
decisioni non più contrastate.
Serenità che porta silenzio,
che non ferisce più, che non urla e che non tace.
Serenità che non rattrista, che non si scontra,
serenità che non ricorda.
Serenità che regna nella pace,
che non porta più la guerra che urlava, che feriva, che uccideva.
Serenità che non è un silenzio che fa male,
che non è desolazione e resa,
ma che è un po’ indifferente, calma, e compresa.
Serenità che dura e non cela.
Serenità nel cuore e nella mente.
Che, spero, durerà per sempre.
 
Cattychan.
Published in: on 19 dicembre 2006 at 16:42  Comments (1)  

NASCOSTA SOTTO LE COPERTE HO DESIDERATO DI SCOMPARIRE

Nascosta sotto le coperte,
ho desiderato di scomparire,
avvolta delle coperte cadere nel nulla e non ritornare.
Non avevo più voglia di scappare, di evadere o di fuggire,
ma solamente di svanire.
E nascosta lì nel letto,
ho sognato di diventare invisibile,
so bene che è un desiderio impossibile
ma permettetemi di sognare.
Stamattina sotto le coperte
ho desiderato di non sentire,
di non capire, di non soffrire
e di non continuare ad esistere,
Ma non per egoismo, non perché io non voglia ricevere altro male,
ma per non essere più capace di farne agli altri.
E gli altri non mi vedrebbero più,
non mi sentirebbero più,
non sarebbero più delusi dai miei comportamenti
e la mia innocuità gioverebbe a tutti.

 

Cattychan.

Published in: on 10 dicembre 2006 at 15:24  Lascia un commento  

il freddo

Il freddo

M sento sola.
Al freddo.
Vorrei essere stretta in un caldo abbraccio.
Di chiunque.
Quello che voglio è nn sentire più questo freddo.
Che mi gela le ossa.
Che mi entra dentro,
nell’anima vuota.
Nessuno capisce come mi sento,
e il freddo di questo sentimento.
Elemosino un po’ di amore,
un piccolo abbraccio che non costa nulla.
Per non sentire freddo.
Un abbraccio che mi riscaldi.
Qualche secondo indimenticabile.

L’ultimo abbraccio che ho dato mi fa pensare a Lui.
Eravamo sul bus e lui mi ha abbracciato.
Si è fermato il tempo.
Mi sentivo 7metri sopra il cielo,
perché 3 sono troppo pochi.
È stato un abbraccio che non dimenticherò mai.
Forse perché è stato l’ultimo tra noi.
L’ultima volta che ti ho visto.

Quando è sceso dal bus,
e io sono rimasta in quel mezzo di metallo,
sentivo ancora il suo abbraccio caldo,
quel calore speciale
che ti fa sentire importante
e che ti rattrista un po’
perché sai che non lo riabbraccerai più.

Cattychan

 

* è una poesia vecchissima. avrà 3 o 4 anni… non penso più le cose che avevo scritto cmq credo ke se quando scrivi una cosa ci credi allora poi sarebbe inutile buttarla o cancellarla quindi ho preferito mettere pure questa poesia 🙂 ah questa era dedicata a Tony 🙂

Published in: on 6 dicembre 2006 at 23:58  Lascia un commento  

“odio piangere” versione II

odio piangere

odio quando all’improvviso mi si offusca la vista,

il cuore batte più forte,
le mani cominciano a tremare
e da lì a poco inizierò a frignare,
come fanno i bambini per ottenere qualcosa.
 
Odio piangere, odio vittimizzarmi, odio essere compatita,
odio ottenere quello che voglio solo perché ho pianto,
odio non dimostrare a me stessa ed agli altri la mia forza interiore,
odio questa debolezza, odio mostrarla.
 
Odio piangere DAVANTI agli altri perchè non ha senso, è solo un istinto,
odio piangere PER GLI ALTRI perchè nessuno merita le mie lacrime, così rare, e se le meritasse veramente non dovrebbe farmi piangere.
Odio piangere SOLA perché so che nessuno verrà a consolarmi, perchè io voglio così, perchè voglio essere forte. Sempre. Perché a questo mondo solo i più forti sopravvivono.
 
Odio piangere perchè piangere non cambia nulla, può solo riuscire a liberarmi, ma se non riesco proprio a piangere vuol dire che non soffro così tanto, e poi… io mi libero così: scrivo sfoghi, lettere, poesie, poesiole; disegno, urlo o canto…
 
Odio piangere perchè sono orgogliosa e testarda, e ormai non ci riesco più a piangere… ormai sono fredda ed asociale… e mi stà bene così!!
 
Cattychan.
 
Published in: on 5 dicembre 2006 at 23:34  Lascia un commento