ViCenzina 8/2/2020

Pettinavo i tuoi capelli bianchi e fragili,
molto piano,
perché volavano lontano.
Passavamo ore sul divano
a guardare Sofia LorA, Merola e Nazzari,
film vecchi a te cari,
replicandoli fino a sapere a memoria
ogni scena della storia.
E quando mettevo un film che non conoscevo,
tu subito mi informavi appagata
“lui muore, e lei viene arrestata”
e io sorridevo,
perché te ne eri ricordata.
Non potrò mai dimenticare
le spese matte:
35 centesimi di fesa,
due fette di prosciutto,
una zucchina o una piccola patata,
la solita bottiglia di olio già svitata.
Le ore in chiesa,
la mia prima processione,
il caldo, la decisione.
Non mi sono mai arresa
davanti a scarafaggi,
lavaggi,
musica sacra o napoletana,
la caffettiera scoppiata in cucina,
le mille storie per prendere una medicina.
Chissà quanto altro non ricordo io;
ma aiutala Padre Pio,
non voglio dirle addio.
Cattychan

Published in: on 8 febbraio 2020 at 11:45  Lascia un commento