Un giorno ti stupirò.

Urlo nel silenzio di chi non ascolta,
e si nasconde sbattendo una porta.
Soffocare anche le lacrime,
nell’insoddisfazione di una vita che non trova ragione profonda.
Tra le catene strette ai piedi,
e l’arresa ad una vita già perduta,
irrecuperabile,
leccando una lacrima caduta,
mi chiedo quanto resisterò alla voglia di evadere.
In questa casa manca il respiro, quì, anche oggi, ancora un pò, spiro.

Cattychan.

Published in: on 23 dicembre 2010 at 22:16  Comments (1)  

Amore malato

Un ti amo ansimato con dolore,
il tuo pugnale sul cuore;
tu, mia cura alla voglia di morire,
ed il giorno dopo, sempre tu, la causa
giocando tra indifferenza e premura;
tu, malattia e cura,
ossessione duratura
senza via di scampo e guarigione;
tu sai uccidermi e rinsavirmi,
con un dolce bacio sai portarmi in vita o avvelenarmi;
Risorgere per leccare le ferite che mi provochi e poi sparire
per rendere questo amore malato una dipendenza da te
senza mai fine.
Cattychan.

Published in: on 12 dicembre 2010 at 15:59  Lascia un commento  

Quando dormo poco…

Imparare ad amarti,

iniziare ad odiare l’amarti,

arrivare ad odiarti.

Cattychan

Published in: on 7 dicembre 2010 at 11:06  Lascia un commento  

Appunti distratti…

Cercarti con lo sguardo,
riconoscerti in ogni volto,
ripercorrere un ricordo,
cambiare strada,
e già dimenticare tutto,
persino questo lutto.
Cattychan

Published in: on 6 dicembre 2010 at 01:49  Lascia un commento  

A Gaia

La scema del villagio
dondola tra la vita e la morte,
tira una moneta sfidando la sorte,
interminabili attimi mentre il cuore batte forte,
e lei scopre cosa vuole davvero:
un tuo abbraccio sincero.
Cattychan

Published in: on 5 dicembre 2010 at 14:44  Comments (1)  

Anche se non te lo meriti u.u

Non scrivo praticamente più poesie da quando ne vivo una. La mia poesia sei tu. Per “colpa” tua, io sorrido come un’ebete senza motivo, e mi impazzisce forte il cuore all’improvviso al solo pensarti, mi mancano davvero il fiato e le parole, ma mi sforzerò di buttare giù qualche inutile riga che non può rendere l’idea di quello che provo.
Sai… La prima volta che ho mangiato un bucaneve è stata una goduria enorme. Me lo ricordo ancora, stavo lì, con questa nuova prelibatezza in bocca, e facevo versi di piacere XD
Tu sei mille volte questo.
Mille? Troppo poco. Facciamo ventordicimiliardidistrilliardi di volte più… Non trovo un aggettivo… Più… *Mmmmmmh!*
Tu sei tutto quello che mi circonda.
Sei la bellezza della natura.
Oddio, sembro falsa come una banconota da dueeuroecinquanta, ma ti assicuro che sto scrivendo col cuore in mano. Nella mano sinistra, dato che sono destrorsa.
Dicevamo? Oh non ho già detto che ti amo.. Beh.. Pazienza, ne farai a meno u.u
Tornando a noi… Oh sì… Oh sì, sì, dai.. No, questa non è la scenografia di un film porno.
E sì, sono così timida che “sdrammatizzo” anche il dolciume da diabete nelle lettere.
Cofh cofh… Un giorno ti ho scritto un messaggio, con scritto “ti vedo in ogni cosa”, tu non l’hai capito, non mi aspettavo lo facessi.
Stavo percorrendo la strada per Partinico, e ho visto un cielo stupendo.
E’ sempre stato così bello?
Forse lo è perché mentre lo guardo penso a te.
Ok, sembra una frase di “la tigre e la neve”, lo so.
Proprio per questo motivo, ho riflettuto su una cosa:
ho letto tanti libri, e ascoltato tante canzoni, ma solo adesso capisco alcune frasi.
Adesso le vivo.
Con te.
Per te.
Non hai idea di quanto sia… sacrificante… cercare adesso di scrivere di sentimenti.
Mi risulta davvero difficile.
Forse è amore vero, quando persino un “ti amo” diventa insignificante, futile, misero.
Un amore che non entra più nelle righe, che si spiega solo coi battiti del cuore.
Quindi dammi un bacio, scemo mio, che ti faccio sentire tutto quello che non riesco a spiegarti.
Cattychan

Published in: on 2 dicembre 2010 at 20:44  Comments (1)