Tu che lamenti
Di baciare sulla guancia
La persona di cui le tue labbra conoscevano ogni sapore
E muori un po’ per volta
Attraversando il suo odore
Che non ti appartiene più
Che non copre più i tuoi vestiti
Dimentica i suoi capelli tra le tue dita
I suoi occhi chiusi per te.
E io che lamento
Di non avere mai assaporato più di un suo sguardo rubato
e di disprezzo
Di dovermi accontentare di seguire
Una passione inguistificata
E non voluta
non ricambiata
E vivere di un suo saluto distratto
La persona che non potrò mai avere.
Cattychan