Gazza ladra

Gazza ladra

che hai rubato la mia fede d’oro

non per il suo valore

ma per la sua lucentezza.

Il fascino del proibito.

Gazza ladra

attenta alle tue ali, potresti ferirti,

attenta alle zampe, potresti camminare sul ramo sbagliato,

attenta al tuo becco, potresti beccare qualcosa di troppo caldo.

Gazza ladra io non posso non odiarti,

perché non hai rubato solo la mia preziosa fede,

ma mi hai strappato via così tanto

che non riesco a descrivere.

Gazza ladra,

spero tu possa scoprire il valore di quell’anello,

ma non potrai mai chiamarlo “fede”.

 

                                                            Cattychan

 

Published in: on 31 Maggio 2009 at 01:33  Lascia un commento  

01:33

Torna.

Quando credevi fosse passata,

quando ti illudevi di aver terminato le lacrime,

quando pensavi che non avresti sofferto due volte per lo stesso motivo,

torna,

dopo quasi due settimane dall’impatto,

dopo una settimana di apatia,

dopo avere passato più di un giorno senza piangere,

quando avevi smesso di ricordare, di avere solo quel pensiero fisso,

eppure era rimasta in te la rabbia a causa della delusione

che non voleva andare via.

Ed ecco che ne arriva una più forte,

arriva veloce, senza preavviso,

torna a ricordarti qualcosa, e girando il dito nella piaga dice:

“credevi fosse finita? Ancora non hai visto niente: c’è di peggio!”

E la tua forza di rialzarti viene messa a dura prova.

Stavolta fa più male. E non avresti mai immaginato che avresti potuto stare più male di prima.

E torni a piangere,

sperando che questo sia uno di quei soliti incubi che fai ultimamente,

torni a ridere e singhiozzare come se ti sentissi in colpa per ogni sorriso che fai,

per la tua momentanea concessione di volerti bene.

Torni a non dormire, a mangiare la notte, a scrivere, giocare, leggere, parlare…

Pur di non pensare,

ma non puoi non pensarci.

Ogni attimo in cui ti fermi, tutto ti ricorda la situazione che peggiora, vertiginosamente,

e non puoi fermare nulla, o tornare indietro, te la lasci cadere addosso.

Guardi l’orario: le 01:33 di notte..

E’ ancora presto.

Continui a scrivere cosa ti passa per la testa, ti chiedi a cosa servirà poi.. Sperando che non peggiori ulteriormente le cose, ma tanto, peggio di così.. Sì, può andare! Ma che importa?

Sto rasentando la follia, ed ho paura.

Paura di incontrare qualcuno, di non incontrare nessuno, di me stessa, degli altri, delle mie reazioni sugli altri, paura di oggi che è già domani, di domani, e di tutti i “domani” che seguiranno, paura di Giugno, di Luglio, di Agosto, di Settembre, Ottobre, Novembre, di Dicembre.

Finisce il foglio e continuo a scrivere nello spazio rimasto, mi chiedo se potrà fare più male. E lo so: sì, farà più male, quando avrò abbassato la guardia ci sarà un’altra notizia all’improvviso, pronta a lasciarmi in fin di vita dal dolore.. Ed ho paura.

Chissà di quanti fogli avrò bisogno per sopportare tutto questo..

                                                                          

                                                                                                                                            Cattychan

Published in: on 30 Maggio 2009 at 01:34  Lascia un commento  

InStaBILItà EmoTiVA

Una lacrima scende, lenta,

dopo singhiozzi,

all’improvviso rido, di gusto, forte,

poi mi fermo,

e canto, ad alta voce,

urlo una canzone che suona come un lamento.

Musica legata ai ricordi,

attimi che verranno per sempre abbinati a quegli accordi.

Brividi,

emozioni,

legati a quelle note,

a quella voce.

Di nuovo lacrime,

sorrisi,

tristezza,

felicità.

Finisce la canzone,

ma non questa angoscia,

questa confusione,

questo dolore.

 

                          Cattychan

Published in: on 29 Maggio 2009 at 03:28  Lascia un commento  

Black out.

Black out,
non vedo più niente
dalla rabbia,
corro,
inciampo,
su labbra che non sono più mie,
su un corpo che non mi appartiene più,
su un cuore spezzato in due.
Nella luce di un cellulare
leggo messaggi d’amore
suoi.
"Fai attenzione" dice la troia.
Ora fa male?
Lo senti il dolore?
Non sarà mai abbastanza..
"Di chi era il bacio migliore?"
Ti restano le sue labbra,
il suo corpo,
il suo cuore,
e riprendo la mia fiducia.
Accendo la luce,
vedo il vuoto,
e soffoco nella mia solitudine
preferita all’inganno.
  
                                        Cattychan
Published in: on 17 Maggio 2009 at 01:58  Lascia un commento  

Schiffaramento.. 02:07

Cosa devo scrivere
non lo so
però
so che non lo so…
Published in: on 13 Maggio 2009 at 02:07  Lascia un commento  

Bacio controvento

Amore sai che ti mando sempre tanti baci?
Spesso però non ti arrivano,
sarà che mi metto controvento? XD
 
Published in: on 8 Maggio 2009 at 15:57  Lascia un commento  

Basta!

Sconfitta,

stanca,

deposito ogni arma.

Mi arrendo,

purchè vi sia un po’ di calma.

Basta.

Ti prego non parlare,

lasciami stare,

voglio solo riuscire a calmarmi,

distrarmi,

e rilassarmi.

Ti supplico non urlare,

mi sta scoppiando la testa,

non ne posso più,

sempre della stessa scusa,

della stesso storia.

Ora basta davvero,

non costringermi ad alzare la voce,

non mi piace.

Lasciami solo un po’ in pace.

 

                                        Cattychan

 

Published in: on 7 Maggio 2009 at 00:18  Lascia un commento  

La matassa

Buonanotte! A domani!
Angioletto del Signore
che mi guardi a tutte l’ore,
angioletto del buon Dio
fa che cresca buono e pio,
sui miei passi regna tu
angioletto di Gesù.
 
Tratto dal film: "La Matassa" di Ficarra e Picone.
 
 
 
Published in: on 6 Maggio 2009 at 16:08  Comments (1)