odio

Odio.
 
Odio ke esplode, odio ke uccide, che grida, ke ti fa incazzare, odio ke brucia, che comprime il cuore, che fa ricordare, odio che rattrista, che fa detestare, odio ke ti fa vergognare, odio ke fa piangere, ke ti ga sbajare i tasti, ke ti fa venire voja di picchiare.
 
Odio ke si placa su un cuscino, ke libera, ke rilassa. Odio ke fa riposare, calmare e ke ora tace in silenzio su un cuscino picchiato in una notte insonne!!
 
 
Cattychan.
Published in: on 28 novembre 2006 at 02:18  Comments (3)  

l’amore

Silenzioso nella notte, come un ladro che si vuole nascondere,
cammina lentamente per riuscire a sorprendere…
e mi ha colpito… non so come, non so quando…
ma adesso che sono tra le sue dolci trappole lo ringrazio
perché è successo all’improvviso qualcosa ke mi ha fatto dimenticare il dolore…
sapete come si chiama? AMORE!! 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cattychan.
Published in: on 27 novembre 2006 at 23:56  Comments (2)  

immortalare la solitudine

Su questa “cosa” c’ho lavorato due volte: la prima ero seduta a teatro, la seconda è qui, a casa mia, seduta nel letto ad imbottirmi di schifezze ingrassanti del Mecchy e ad ascoltare musica “ispirante” di sottofondo… fatemi sapere il vostro giudizio… anche se all’inizio sembrava carina, ora rileggendola credo proprio  ke non trasmetta nulla…

 

                                              Immortalare la solitudine:    

 

Attorno a me c’è movimento, c’è quasi aria di festa.
La gente, felice, sembra non avere problemi e preoccupazioni.
Parlano freneticamente tra loro, ridendo e mostrando interesse.
I loro sguardi sono vivi e pieni di gioia… mi manca quello sguardo… mi manca tanto…
 
Fermo quest’attimo per viverlo meglio e ne accenno qualche spunto sul cellulare per catturare il momento…
 
Tutti parlano ad alta voce e poi a voce ancora più alta per coprire le altre parole,
alcuni prendono posto, eccitati per lo spettacolo che inizierà a momenti.
E altri ridono e le loro risate mi risuonano in testa, sempre più forti,
                             e non capisco bene perchè, ma quelle anonime risate mi rattristano….
 
E io resto qui, in silenzio,
accompagnata da una calma solitudine che vela noia e stanchezza.
 
La gente applaude ed urla. Lo spettacolo comincia.
 
E io mi sento come quando arriva Natale,
che per me è il giorno più brutto dell’anno,
perché tutti passeranno una giornata meravigliosa, indimenticabile, riceveranno regali, abbracci,
ma io proverò solo tanta tristezza… e tanta solitudine.
 
 
 
 
 Cattychan.
 
 
 
Vorrei non sentirmi sola quando sono circondata da così tante persone,
ma sentire la loro presenza quando sono sola!
Published in: on 27 novembre 2006 at 17:57  Comments (1)  

se rido non vuol dire ke non piango!

se rido non vuol dire che non piango!

Ciao. Leggete bene il titolo di questo sfogo xke credo sia la frase + bella ke ho scritto!!! (bella prospettiva!! Ndttt) è na cosa vekkissima ke ho scritto un pò di anni fa (si vede!!) ma ke conservo nel pc xkè quando l’ho scritta mi piaceva rileggerla…

È facile vedere una ragazza che ride e dire che è felice,
che la sua vita va’ bene,
– che è riuscita a consolarsi!!!! –
– che sta meglio. –

magari la mattina la vedi contenta, a scuola, tra gli amici…

e che ne sai se a casa versa ttt le lacrime ke ha in corpo?!

È facile dire che adesso sembra le sia passata,
che stà meglio…

a volte neanche sembra sia stata male

…in compagnia…

e poi la sera stringe i pugni,
picchia il cuscino,
piange…
ma chi lo sa?!

Nessuno.

Nessuno le chiede perché nn risponde “bene!” ai “come stai?”

Nessuno la abbraccia nei silenzio.

Tutti usano le parole, domandano, parlano e sparlano…

Ma chi la ascolta in silenzio?!

“l’amico è colui ke riesce a capirti solamente ascoltando la voce dei tuoi silenzi”

A volte nemmeno gli amici la capiscono,
xkè la loro speranza ke tu stia bene,
il tuo sorriso falso,
e le dicerie
fanno sembrate tutto bello e migliore.

 
 
questa è la spiegazione del mio motto…
Cattychan.
Published in: on 26 novembre 2006 at 02:49  Comments (1)  

about me…

   About me:

Io sono una persone che ha ricevuto molte delusioni, da tanti… e adesso anche il mio carattere ne risente…

col tempo sono diventata fredda ed indifferente. Ho capito ke tutti dicono “io ci sarò sempre quando piangerai” ma poi, chissà perché ti ritrovi a piangere da sola (magari per quella stessa persona!),

tanti regalano i “tvb” nei diari, negli sms.. ma chi li pensa veramente?

Secondo me l’unica persona da proteggere sei te stessa (non credo sia un pensiero tanto egoistico) perchè TU non ti abbandonerai mai, perchè TU CI SARAI SEMPRE (al contrario degli altri, ke entrano ed escono nella tua vita all’improvviso).. perché prima o poi, volente o nolente, tutti ci lasciano e ti ritroverai sempre sola.

 

Ho scritto questo piccolo sfogo:

 

Il mio cuore ormai è freddo e resiste a qualsiasi urto perchè ha preso troppi colpi, ha sanguinato troppo, ha versato lacrime troppo amare ed ora… ora non ha più lacrime, non ha più forza… ora non ce la fa più… ora chiede solo pace e prova solo indifferenza… ora non sta più male. Per nessuno. Ora nemmeno ama più per paura di soffrire, ancora e ancora… ha paura ke l’amore non sarebbe corrisposto e ha paura anche di esserlo… ora tace immobile e non batte più per nessuno perchè è un codardo egoista…

Ma la notte, in silenzio puoi ancora sentirlo pregare e sperare di trovare la forza per amare e soffrire, e riamare, e ancora soffrire…

E vorrebbe piangere ancora per liberarsi di questo strano dolore fastidioso che lo perseguita…

 

Cattychan.

 

Published in: on 21 novembre 2006 at 00:29  Comments (1)  

poesiola… scritta in un giorno ke se n’era andata la luce: “La vita è come una candela”

La vita è come una candela
 
 
La vita è come una candela,
un giorno qualcuno decide di accenderti, di darti la vita,
tu brilli forte,
a volte un colpo di vento riesce quasi a smorzarti,
ed infine ti spegni.

La vita,
una candela la cui cera viene sciolta lentamente,
fino alla fine:
Il momento in cui quel fuoco si spegne
Sulla miccia consumata dal tempo.

Ogni candela sa che con lei brillano infinite centinaia di altre candele,
ma spera che lei avrà brillato tanto da illuminare il suo sostegno,
almeno una volta,
finche non sarà spenda e di lei resterà solo un piccolo segno….

dedicata  a tutte le candele che hanno illuminato i nostri cammini.

come al solito si rikedono commenti… grazie…
Cattychan.
Published in: on 17 novembre 2006 at 13:37  Comments (2)  

poesia “il passato”

Il passato

Nonostante io faccia finta di non ricordarlo,
lui resta sempre tra le mie memorie.
Riporta in me bei ricordi,
ma anche quelli che vorrei dimenticare.
Fa parte del mio presente,
e farà parte del mio futuro
perché non posso cancellarlo.
Vorrei cominciare un nuovo giorno,
creando una nuova pagina nella mia vita,
ma questo libro ha un inizio già scritto da me e dalle persone che ho incontrato.
Il passato mi ha lasciato dei segni indelebili,
ed io ho provato a chiudere gli occhi.
Ha urlato frasi scoraggianti,
ed io ho chiuso le mie orecchie.
Ma è stato inutile.
Il passato vive ancora nel mio presente.
Non scorderò chi ero, o cosa ero
per il semplice fatto che
chi ero, sono
e cosa ero, resto.

Cattychan.

L’ho scritta dopo aver visto l’ultima puntata di dark angel, parekkio tempo fa…
Per favore commentate? Grazie in anticipo se lo farete.
Ciao ciao.

Published in: on 12 novembre 2006 at 12:37  Comments (1)  

C’è una cosa che spero: soffrirai.

C’è una cosa che spero: soffrirai.

 

C’è una cosa che spero: soffrirai.
Soffrirai dopo averle dato anima e corpo, sempre,
soffrirai dopo aver vissuto di un sorriso,
soffrirai dopo aver amato incondizionatamente.
 
Soffrirai come sto soffrendo io.
Soffrirai perché lei ti farà tanto male,
sentirai questo dolore al cuore,
così forte da uccidere l’anima e la voglia di vivere;
piangerai tutte le notti come sto piangendo io,
Soffrirai da solo, a stringere il cuscino,
incazzato con l’amore.
Soffrirai pensando ai ricordi,
soffrirai leggendo un diario,
soffrirai guardando un anello…
La pagherai per la mia sofferenza..
 
E capirai ke i vostri sogni erano solo illusioni.
Soffrirai, e ogni cosa ti farà più male xkè ti ricorderà lei.
Soffrirai, e io godrò della tua sofferenza
xkè ora sto troppo male per colpa tua.
 
E chiedo vendetta perché tu meriti solo di soffrire.
E chiedo la tua sofferenza xkè solo a quel punto capirai come sto soffrendo io.
 
E sarò felice xkè soffrirai da solo,
ed io non sarò con te
xkè tu ora fai soffrire me.

  Cattychan.

 

 

Un po’ vendicativa, vero?! Ihihih… commentino, please…. Ai miei non è piaciuta ;-(
Mio padre mi ha detto che non ji piace… uffi… a me piace…  :p
Published in: on 11 novembre 2006 at 00:24  Comments (2)  

poesia: please answer me

è una poesia (in teoria era una cansone rap) in inglese che ho scritto quando andavo in terza media:

                        please answer me                        

 
please go way from my mind
i think you ever
please go way from my memory
or i can’t forget never .
 
yesterday i saw you
with her
i know who she is
she’s my bestfriend
i wanna forget you and her
a day you saw me
you will have a shoulder
when you cry
and where can i
now wheep?

please answer me

 
Cattychan.
 
 
 
i commenti sn ben accetti… anke negativi…. grazie ^^
Published in: on 10 novembre 2006 at 00:08  Comments (1)  

poesiola: “la musica urla al posto mio”

                  La musica urla al posto mio.

 

La musica urla al posto mio perchè io non ce la faccio,
perché sarebbe inutile sprecare ancora fiato inutile.
La musica urla
Mentre mi rifugio nella mia stanza sperando ke lo spessore delle porte non faccia trapassare le altre urla.
La musica urla
E io resto in silenzio. Come sempre.
La musica urla.
 
La musica urla: qualsiasi canzone, qualsiasi cd
purché non senta nemmeno le urla nella mia testa.
Urla di libertà.
Urla di solitudine.
Urla di desolazione.
 
La musica urla e io piango, rinkiusa nella mia stanza.
In silenzio.
Perché nemmeno le mie lacrime vengono più ascoltate.
 
La musica urla così non sento i miei singhiozzi.
Non vedo più i tasti ma finalmente mi libero.
E la musica urla e io rido,
perché mi sono alleggerita il cuore con poke lacrime.
 
La musica urla e io riprendo a sentire il freddo al cuore
Ke mi accompagna in questi freddi giorni ke durano da anni.
 
E ora la musica ora tace
Ed io mi sento in pace.
 
 
 
 
 
 
 
                                                Il silenzio:
 
Come la quiete dopo la tempesta,
adesso tutto tace.
Niente più urla, niente musica sparata a mille.
Silenzio.
 
Il silenzio che fa più male delle urla,
perché questo silenzio non comunica.
 
È un silenzio freddo,
un silenzio svuotato dai sentimenti.
 
Un silenzio ke non uccide, ke non rallegra,
ma ke lascia indifferenza e vuoto.
 
Il silenzio… che non blocca solo le parole…
ma ke blocca quelle parole ke vorrebbero essere ancora urlate…
ke tutti ci nascondiamo perché quelle urla sono state inutili
ed hanno portato solo questo freddo.
 
E allora restiamo freddi ed indifferenti…
Senza sentire quelle urla ke tanto odiamo…
 
Cattychan.

 

Published in: on 8 novembre 2006 at 23:34  Lascia un commento