I miei arresti domiciliari

06/02/2010
Prigioniera del vostro affetto,
intrappolata in questa vetrina
calda ed accogliente,
catturata dal computer,
da ogni distrazione,
voi, mal abituati dal mio essere asociale,
dalla mia mancanza di voglia di evadere,
da questa mia vita anormale,
stravolta da questo freddo polare.
Stanca di ogni supplica da dover fare per uscire,
per ogni preghiera per poter essere libera come gli altri,
vorrei tagliare questo cordone ombellicale,
ma sono troppo stanca e pigra per lottare.
Vittimismo libero.
Cattychan

Published in: on 25 aprile 2023 at 21:39  Lascia un commento  
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Inverno dentro.

Queste fredde mura di casa mia hanno ascoltato i miei segreti sussurrati al telefono,
hanno origliato mentre ascoltavo canzoni a basso volume,
hanno sbirciato mentre davo vita alle mie brevi poesie,
hanno conosciuto alcuni miei momenti importanti ed altri imbarazzanti,
e hanno sopportato le mie testate lente,
eppure restano fredde,
come me.
                                                                                                        Cattychan

Published in: on 10 febbraio 2012 at 15:32  Lascia un commento  
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Il valore della parola “casa”

Mentre tornavo a “casa” riflettevo sul valore di questa parola.
“Casa” è quel luogo sicuro, quella tana calda in cui si torna la sera stanchi e si può essere se stessi, quel luogo in cui ci si ripara dal caos esterno. No, per me la “casa” è un luogo di costrizione, il covo delle mie paure e lo scenario dei miei incubi, quel luogo oggetto di vergogna, e neppure si mangia bene.
Camminavo piano per tornare a casa, occhi bassi, un po’ triste, ripensavo a quando dissi a Gaia che ero
“più a ‘casa’ nella sua casa che in quella mia”.
Passi lenti, come mai nella mia vita, nessuna voglia di ritornare e nessuna alternativa valida in cui scappare, non ho più una casa.
E adesso mi trovo nella mia stanza, che non ha una fottutissima chiave per chiudermi al mondo, il mio covo è diventato il bagno, dove passo il più delle ore, l’unico luogo dove chiudersi è lecito.
Questa casa dove il vero caos è dentro, dentro se stessi anche, dove si cerca ogni scusa per fuggire, dove non si trova pace neppure per studiare.
Mi sento molto triste.
Cattychan

Published in: on 27 gennaio 2012 at 20:49  Comments (1)  
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